11 Alina Mi scivolò fuori e sentii qualche goccia del suo seme che gocciolava lungo la mia coscia. Ansimava sopra di me, il corpo aderente al mio, le mani ora posate sul tavolo accanto alle mie. Cercando di non schiacciarmi, ma comunque a contatto. L’inguine premuto sul mio sedere. Mi faceva male una coscia, mi tirava il muscolo sul lato interno della gamba che mi aveva fatto alzare. E l’altro ginocchio, che reggeva buona parte del mio peso, tremava. «Mi sono comportato come un animale, lo capisco» disse Mike. «A-aiutami... la gamba». Ci arrivò subito. Mi diede una mano a rimettermi in piedi. Mi rivoltò tra le sue braccia, la pancia contro la mia, e mi scostò i capelli dagli occhi. Lo guardai e pensai per l’ennesima volta che fosse troppo bello per essere vero. Lui mi rivolse un