Non ci capivo più niente. «F-forse vorrei... parlare con Marla. Sapere come le vanno le cose, hai presente». «Okay». «Ma farò prestissimo. Poi possiamo andarcene». Mi accarezzò i capelli. Io forse stavo per avere un infarto. Aveva accorciato le distanze in modo così imprevisto che non sapevo come comportarmi. «Possiamo fare quello che vuoi tu. Sto molto bene». «S-sì?». Staccò la fronte dalla mia. Mi rivolse un sorriso rassicurante. «Sì. Non stavo così bene da una vita. Tu vai a parlare con Marla, io vado a chiedere scusa a Sandy». Mentre tornavamo verso l’albergo il mio imbarazzo si fece così acuto che se l’imbarazzo avesse potuto uccidere sarei morta in quel momento. Sopravvissi, ma avevo il cervello tutto shakerato. Mike, invece, chiacchierava del più e del meno: quello che aveva