13. La povera creatura arrivò a Saint Amand alla fine dell’autunno del 1434. La stagione era fredda e i primi fiocchi di neve erano caduti da un paio di giorni. Arrivò su una bestia nera più simile a un cavallo da tiro che non a uno da caccia. Una domestica dall’aspetto esausto le stava dietro a dorso di mulo e un altro mulo portava due ingombranti bauli. Ancora non avevo capito perché avevano avuto così fretta di arrivare da non poter attendere che mio figlio, ormai diciassettenne, gli facesse da scorta. In ogni caso il pensiero mi aveva attraversato il cervello senza indugiarvi più di pochi secondi. Marie Chauvigny assomigliava a un fagotto, stretta in un voluminoso mantello con cappuccio, foderato di pelliccia di volpe bruna. L’indumento sembrava troppo grande per lei, ed era di chi