«Ne sono felice, Jay». La sua gola, che doleva di triste bellezza, parlò solo della sua gioia inattesa. «Vorrei che tu e Daisy veniste a casa mia», disse «vorrei fargliela vedere». «Sei sicuro di volere che venga anch’io?» «Assolutamente, vecchio mio». Daisy andò al piano di sopra a lavarsi la faccia e pensai con vergogna che fosse troppo tardi per i miei asciugamani, mentre Gatsby e io aspettavamo sul prato. «La casa si presenta bene, non è vero?» domandò. «Guarda come tutta la facciata prende luce». Convenni che era splendida. «Sì». La osservò tutta, guardando ogni porta ad arco e la torre squadrata. «Mi ci sono voluti solo tre anni per guadagnare il denaro per comprarla». «Pensavo che i soldi li avessi ereditati». «Infatti, vecchio mio», rispose automaticamente «ma ne persi una