Capitolo V Quando rientrai a West Egg, quella sera, temetti per qualche istante che la mia casa fosse avvolta dalle fiamme. Erano le due di notte e l’intera punta della penisola ardeva di luce che si rifletteva irreale sul boschetto, creando sottili e prolungati bagliori sui cavi lungo la strada. Svoltando l’angolo vidi che la casa di Gatsby era illuminata dalla torre alla cantina. In un primo momento pensai si trattasse dell’ennesima festa, una grandissima festa che si era trasformata in un gioco a nascondino con l’intera villa come campo di gioco. Eppure non si udiva alcun suono. Soltanto il vento tra gli alberi che faceva oscillare i cavi e spegnere e accendere le luci, quasi come se la casa strizzasse l’occhio nell’oscurità. Quando il mio taxi si allontanò mugolando, vidi Gatsby veni