Capitolo III D alla casa del mio vicino proveniva della musica durante le notti d’estate. Nei suoi giardini blu uomini e donne andavano e venivano come falene, tra i sussurri, lo champagne e le stelle. Durante l’alta marea del pomeriggio osservavo alcuni ospiti tuffarsi dal pilone del suo pontile oppure prendere il sole sulla sabbia calda della sua spiaggia, mentre due motoscafi solcavano le acque dello Stretto trainando degli acquaplani su cascate di schiuma. Nei fine settimana, dalle nove di mattina fino a mezzanotte, la sua Rolls-Royce diventava un omnibus che trasportava gente tra la villa e la città, mentre la sua station-wagon gironzolava come un vivace insetto giallo, per non perdere l’arrivo di un solo treno. Poi, il lunedì, otto domestici, con l’aggiunta di un giardiniere in più,