Non ero sicura al cento per cento che la bestia fosse in grado di ucciderla. Lottavano. I muscoli della bestia erano tesi all’inverosimile, eppure non riusciva ad avere la meglio. E per niente al mondo sarei rimasta di nuovo da sola con quella cosa. La mia testa avrebbe ricominciato a ronzare e allora sarei stata fottuta, completamente sotto il controllo del mostro. Tirai fuori il fucile e gridai alla bestia: “Gettalo contro il muro! Gli sparo!” Non sapevo come si chiamasse, non avevo idea di chi fosse l’Atlan sotto l’elmetto. Nel mio battaglione ce n’erano diverse centinaia e non riuscivo a riconoscerli tutti quando si trasformavano. Oltre ciò, l’armatura non faceva che nascondere ancora di più il suo corpo, ma non importava. Era dalla mia parte, e io avevo bisogno che uccidesse quel ba