When you visit our website, if you give your consent, we will use cookies to allow us to collect data for aggregated statistics to improve our service and remember your choice for future visits. Cookie Policy & Privacy Policy
Dear Reader, we use the permissions associated with cookies to keep our website running smoothly and to provide you with personalized content that better meets your needs and ensure the best reading experience. At any time, you can change your permissions for the cookie settings below.
If you would like to learn more about our Cookie, you can click on Privacy Policy.
Capitolo 19 Il giorno dopo, martedì 30 giugno, alle sei riprendemmo a scendere. Percorrevamo sempre la galleria di lava, autentica discesa naturale, dolce come quei piani inclinati che prendono il posto ancor oggi della scalinata nelle vecchie case. Proseguimmo così sino a mezzogiorno e diciassette minuti, attimo esatto in cui raggiungemmo Hans che si era fermato. «Ah!» Esclamò mio zio, «siamo arrivati al termine della galleria. Guardai attorno a me; eravamo al centro di un incrocio nel quale sfociavano due strade entrambe cupe e strette. Quale bisognava prendere? Era difficile stabilirlo. Ma mio zio non volle mostrarsi esitante né davanti a me né davanti alla guida; indicò la galleria a Est, per la quale ci avviammo. Comunque ogni esitazione di fronte a quell’incrocio sarebbe andata