Capitolo XXIXMonti della Dekápolis Decimo giorno del mese di Tishrei dell’anno 3763 dalla Creazione del Mondo Il sole stava iniziando a declinare irradiando i monti della Dekápolis con i suoi ultimi caldi raggi. Il lago di Genesaret, in fondo alla valle, brillava di mille riflessi rossastri, immerso nel tramonto che incendiava il cielo terso di Galilea. Bar-abbâ, il Fantasma, il Giustiziere dei Romani, osservava lo stupendo paesaggio dall’alto del suo rifugio segreto, nascosto tra le selve e gli ulivi che coprivano le falde del monte Tabor, riflettendo in silenzio. Forse la decisione che aveva in mente non era la più giusta. Temeva che la persona prescelta per eseguire l’incarico si sarebbe dimostrata alla prova dei fatti poco adatta a quella missione. Ma non aveva alternative. Nel picco