Capitolo XIIIBeit Lechem, nella casa del mohel Era da poco sorta l’alba quando il pianto del piccolo Yeshua svegliò di soprassalto Yosef e Myriam. Le sue urla si placarono solo quando sua madre avvicinò il seno gonfio di latte alle piccole labbra imbronciate. «Nostro figlio sembra nervoso…», sorrise Yosef, avvicinandosi alla moglie. «Chissà, forse è emozionato per quello che gli succederà stamattina!» Per un attimo il falegname si fermò a osservare la donna e il bambino. I due erano immersi in un raggio di sole che penetrava dall’apertura dello stabbiolo e, ancora una volta, il cuore gli confermò ciò che già sapeva. Quelle erano le due persone che più amava, per loro avrebbe fatto qualsiasi cosa. Poi si scosse. Era tardi. Lui e il piccolo Yeshua avrebbero dovuto mettersi subito in marci