Capitolo IXUn’imponente gradinata di elegante marmo bianco, illuminata da due grandi bracieri accesi che esalavano un fumo profumato di delicato incenso, introdusse i tre magoi all’interno del lussuoso salone delle feste. Ai due lati della porta, due soldati della guardia reale, che indossavano luccicanti elmi piumati e una corazza dorata, con i lunghi mantelli tinti con la preziosa porpora fenicia, diedero loro strada raddrizzando le lance. Era una sala enorme e sfarzosa, illuminata da lampade e torce, con le pareti dipinte di sgargiante rosso alla moda romana. Tovaglie pregiate coprivano le lunghe tavole di cedro del Libano dove erano esposte le vivande preparate dalle cucine del palazzo. Il banchetto era in pieno corso e, come spiegò il loro anfitrione, proseguiva ormai da sei giorni.