CAPITOLO DICIASSETTE Quella notte pernottarono a Lynchburg e appena Mackenzie posò la testa sul cuscino si sentì totalmente esausta. Provò a ricordare un caso che l’avesse fatta viaggiare così tanto, ma non ne trovò. Lei ed Ellington non avevano smesso di lavorare nemmeno dopo essersi sistemati nella camera. Avevano fatto una serie di telefonate a tutti i loro contatti legati al caso: lo sceriffo Clarke a Stateton, il capo della polizia di Treston, Harrison al quartier generale, la polizia di Richmond. Nessuno di loro, tuttavia, aveva nuove informazioni per loro. Mackenzie si sentiva sfinita e a un punto morto. Era frustrante, perché solitamente, quando un serial killer ampliava il proprio raggio d’azione, tendeva a commettere qualche errore e lasciare indizi dietro di sé; non era così i