CAPITOLO 5 Il suono dell’acqua e il basso rombo della lava che scorreva riecheggiavano nella vasta caverna vuota. Il ponte era costruito con grossolane lastre di calcare e spesse piastre d’acciaio. Due solchi profondi, lasciati da secoli di passaggio di pesanti carri colmi di minerale, si trovavano paralleli lungo il centro del ponte. Nali avanzò con prudenza verso il cancello aperto della fortezza dei goblin e ne osservò con attenzione le enormi mura. Erano state costruite per resistere persino agli attacchi dei giganti, ma era palese che non avevano tenuto fuori il subdolo alieno. Un movimento lungo le mura attirò il suo sguardo e lei si fermò. “Non vincerai,” esclamò. L’alieno, sotto forma di un liquido scuro, scivolò lungo le mura prima di concentrarsi vicino all’ingresso della roc