Capitolo XXI Arkàdij si alzò dal letto, aprì la finestra e la prima immagine che si presentò al suo sguardo fu Vasìlij Ivànovič che, con una vestaglia di Buchara stretta in vita da un fazzoletto da naso, vangava l'orto di buona lena. Nel vedere il suo giovane ospite, si appoggiò al badile ed esclamò: “Buongiorno! Ha dormito bene?” “ Magnificamente!” rispose Arkàdij. “ Ed io, come un cincinnato, sto preparando i solchi per le rape d'autunno. Ora che i tempi sono cambiati, grazie a Dio, ciascuno deve procurarsi il cibo con le proprie mani, non ci si può affidare all'aiuto degli altri, bisogna far tutto da sé. Ha ragione Jean-Jacques Rousseau. Mezz'ora fa, caro signore, lei mi avrebbe trovato intento a un'occupazione ben diversa. Una donna si lamentava di avere la sciolta, come di
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