I. «Abbas beati Martini»

3287 Words

I «Abbas beati Martini»La fama di don Claude si era sparsa lontano. Questa fama gli valse, pressappoco all’epoca in cui rifiutò di ricevere la principessa di Beaujeu, una visita di cui conservò a lungo il ricordo. Era di sera e lui si era appena ritirato, dopo l’ufficio, nella sua cella canonicale del chiostro di Notre-Dame. Questa cella, all’infuori forse di alcune fiale di vetro relegate in un angolo, e piene di una polvere piuttosto equivoca che somigliava parecchio a polvere da sparo, non presentava niente di strano né di misterioso. C’erano, è vero, alcune scritte sul muro qua e là, ma si trattava di pure sentenze di scienza o di devozione tratte da buoni autori. L’arcidiacono si era appena seduto alla luce di una lampada di rame a tre becchi, davanti a un forziere ingombro di manos

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