3 Lindsey Seguii il rumore delle voci che urlavano ed esultavano attraverso la lunga rete di condotti della base. Mi avevano dato una mappa che mostrava la fitta ragnatela formata dai tubi di aereazione, ma non mi avevano detto che le ventole partivano ogni paio di minuti e che mi sarei ritrovata al centro di un uragano. La prima volta mi ero fatta prendere dal panico, avevo pensato che sarei caduta e avrei attraversato il tunnel rotolando come una palla da biliardo. Mi ero appoggiata con le mani sul metallo liscio, ma non c’era niente a cui aggrapparsi, e così mi ero messa in ginocchio, avevo chinato il capo e avevo aspettato. Durò circa trenta secondi e poi, bruscamente com’era cominciato, si fermò. Una volta che tutto era ritornato tranquillo, avevo fatto dei respiri profondi, mi ero