IX. Le grotte delle ossaVon Horst provò una sensazione di pace e benessere. Era solo vagamente consapevole che si stava risvegliando da un sonno lungo e ristoratore. Non aprì gli occhi. Era così a suo agio che non sembrava esserci motivo di farlo, ma piuttosto di cercare la continuazione della spensierata beatitudine che stava godendo. Questa estasi passiva fu bruscamente interrotta da una crescente consapevolezza che la testa gli doleva. Con il ritorno della coscienza il suo sistema nervoso si rese conto del fatto che era tutt’altro che comodo. La sensazione di pace e benessere svanì come il sogno che era. Aprì gli occhi e guardò il volto di La-ja, che si chinava sollecitamente sopra il suo. La testa di lui era appoggiata sul suo grembo. Lei gli stava accarezzando la fronte con un palmo m