“Pensate che possa valere la pena provare?” verificò Astrea esitante, guardandosi intorno leggermente stupita del silenzio generale. “Ma certo! È ... è geniale, non c’è che dire!” esclamò Hildy, entusiasta. “Be’, aspettiamo a cantar vittoria! Magari non succede niente e siamo ancora da capo.” si schermì lei. “Su! Facci vedere come si fa.” la esortò Archie, che aveva ancora gli occhi sgranati. Puntando sui frammenti di carta il suo Segno, l’anello con Uroboros e sfera di tanzanite, Astrea comandò. “Ordo.” Il mucchio colorato si librò nell’aria e poi le tessere volteggiarono come farfalle alla ricerca del fiore giusto sul quale posarsi. Dopo pochissimo, i pezzetti si adagiarono sul tavolo: cartoncini della stessa forma e diversi colori erano affiancati. Astrea mormorò “Clavis Desvela.”