Cancellò dalla sua mente Gwen, e tutto ciò che rappresentava, riprendendo il discorso che gli stava a cuore. “Ma tu, perché non mi hai detto ciò che provavi per me?” “E se lo avessi fatto, tu come avresti reagito?” domandò lei, fissandolo intensamente. Ares abbassò lo sguardo, confuso e imbarazzato. Non lo sapeva: non riusciva neppure a immaginare cosa avrebbe potuto dirle. Era vero che, col passare del tempo, si era sentito sempre più legato a lei e che, a volte, anche lui aveva percepito qualcosa di diverso dall’amicizia, qualcosa che aveva pensato fosse gratitudine per la sua solidarietà e comprensione, per tutto ciò che aveva fatto e faceva per lui. Ebbe il chiaro ricordo di quando era successo. Era stato quando le aveva confessato il suo proposito di ritrovare i suoi genitori nel Re