13. Il vento era tagliente, quando Isla scese dalla macchina. Soffiava tra i palazzi e faceva volare le cartacce per terra. Il quartiere in cui aveva vissuto Emma non era un brutto quartiere, ma non era neanche un posto di lusso. I condominii erano basse palazzine grigiastre in uno stile curiosamente poco britannico. E Isla non era mai stata prima lì, era servita la morte di Emma per farle scoprire quella parte della città. Aveva dovuto seguire quella linea rossa su un campo grigio, il navigatore della perdita. Era lì che aveva conosciuto Giovanni, per inciso, anche se si erano già parlati al telefono. Come presagio non era un granché. La volta precedente si era fermata in strada, ma adesso si infilò nel passaggio quadrato che portava all’interno del condominio. Scoprì che il cortile su