«E quello?» chiese Isla, indicando lo specchio con un cenno della testa. Era un dettaglio curioso. «Per la luce» spiegò lui. «Anche se siamo all’ultimo piano, i palazzi attorno sono più alti e le finestre piccole». Era vero. Erano finestre a ghigliottina di legno bianco di dimensioni normali, ma non grandi. «È una soluzione astuta» commentò lei. Ora che cosa succedeva? Andavano in camera e si spogliavano? Giovanni si sfilò la giacca e la lasciò sul divano. «Ora sono un po’ inibito. Vuoi un caffè?» Lei rise. «Stavo pensando la stessa cosa. Un caffè è un’ottima idea. E devo dirti una cosa imbarazzante». «Sì?» Giovanni tirò fuori una moka simile alla sua e iniziò a svitarla. «Anche un po’ agghiacciante, riflettendoci». «Mh». «Ieri, quando si sono sentiti quegli spari nelle scale...