L’Apocalisse EtiopeQualche giorno prima A quattro mesi dal terremoto che aveva scosso la regione di Axum in Etiopia, la situazione si presentava drammatica. Si contavano oltre centomila morti, i dispersi erano almeno il doppio mentre si stimava che i feriti fossero più di cinquecentomila. Oltre alla furia devastante del terremoto, nei giorni seguenti la natura si scatenò flagellando quella terra già provata con piogge torrenziali, accompagnate da cicloni dalla potenza devastante e fulmini di una tale energia che l’area fu percorsa da campi magnetici abnormi. Molti villaggi andarono distrutti, altri sparirono inghiottiti dalle enormi voragini che si erano aperte nel terreno. La ricerca dei sopravvissuti, ormai, era una speranza vana. Le autorità governative e sanitarie del Paese presero u