CAPITOLO XII L’avvenire latente nel popolo Quanto al popolo parigino, anche se fatto uomo, è sempre il birichino; dipingere il fanciullo è come dipingere la città, e per questo abbiamo studiato quest’aquila in quel passerotto. La razza parigina, ripetiamolo, appare soprattutto nei sobborghi; lì è il puro sangue, la vera fisionomia, là il popolo lavora e soffre: ora la sofferenza e il lavoro sono i due volti dell’uomo. Vi son lì profonde miriadi d’esseri sconosciuti, in cui formicolano i tipi più strani, dallo scaricatore della Râpée allo scuoiatore di Montfaucon. Fex urbis, esclama Cicerone; mob, aggiunge Burke, indignato; turba, moltitudine, popolaccio. E sia; che importa? Che m’importa che vadano a piedi nudi? Non sanno leggere: tanto peggio. Li abbandonereste per questo? Fareste de