CAPITOLO V Utilità d’andare a messa per diventare rivoluzionario Mario aveva conservato le abitudini religiose della sua infanzia. Una domenica ch’era andato a sentir la messa a Saint Sulpice, a quella stessa cappella della Vergine dove la zia lo conduceva, quand’era piccolo, essendo in quel giorno più distratto e pensieroso del solito, si pose dietro un pilastro e s’inginocchiò, senza badarvi, sopra una sedia ricoperta di velluto d’Utrecht, sullo schienale della quale era scritto questo nome: Signor Mabeuf, fabbriciere. La messa era appena incominciata, quando un vecchio si presentò e disse a Mario: “Signore, questo è il mio posto.” Mario si scostò con premura e il vecchio riprese la sua sedia. Quando la messa fu finita, Mario rimase pensoso a pochi passi da lì; il vecchio gli si acc