CAPITOLO DUE

1491 Words
CAPITOLO DUE Avery raggiunse il Boston Harbour & Shipyard vicino al Callahan Tunnel, che univa il North End a East Boston. La marina era su Marginal Street, proprio lungo l’acqua. Il posto brulicava di poliziotti. “Porca miseria,” commentò Ramirez. “Che diavolo è successo qui?” Avery entrò lentamente sulla marina. Auto della polizia erano parcheggiate in maniera casuale, insieme a un’ambulanza. Gruppi di persone che volevano usare le loro barche in quel luminoso mattino si aggiravano nei dintorni, chiedendosi che cosa avrebbero dovuto fare. Parcheggiò ed entrambi uscirono mostrando il distintivo. Oltre il cancello principale e l’edificio c’era un grande molo, da cui spuntavano due pontili in una forma a V. La maggior parte della polizia era assiepata attorno all’estremità di uno dei due pontili. All’orizzonte si stagliava il capitano O’Malley, vestito in abito scuro e cravatta. Era impegnato in un’intensa discussione con un altro uomo in uniforme da poliziotto. A giudicare dai gradi sul petto, Avery immaginò che l’altro uomo fosse il capitano dell’A7, il dipartimento che gestiva tutta East Boston. “Guarda quello,” Ramirez indicò l’uomo in uniforme. “È appena uscito da una cerimonia o cosa?” Gli agenti dell’A7 gli lanciarono delle occhiatacce. “Che cosa ci fa qui l’A1?” “Tornate al North End!” gridò qualcun altro. Il vento colpì Avery in faccia mentre camminava lungo il pontile. L’aria era salata e piacevole. Si strinse la giacca in vita perché non si aprisse con l’aria. Le violente raffiche di vento stavano mettendo Ramirez in difficoltà, continuando a scompigliargli i capelli perfettamente pettinati. A lato del pontile spuntavano delle banchine ad angolo perpendicolare, ed erano tutte piene di barche. Sull’altro lato erano allineate altre imbarcazioni: motoscafi, costose navi a vela e grossi yacht. Una banchina separata formava una T con l’estremità del pontile. Un unico yacht di media grandezza era ancorato al suo centro. O’Malley, l’altro capitano e due agenti stavano parlando, mentre un team della Scientifica passava al setaccio la barca e scattava delle foto. O’Malley aveva lo stesso aspetto arcigno di sempre: capelli tinti di nero tagliati corti e un volto da ex pugile, corrucciato e rugoso. Strizzava gli occhi per il vento e sembrava turbato. “Eccola, è qui,” disse. “Dalle una chance.” L’altro capitano aveva un’aria regale e maestosa: capelli brizzolati, un volto magro e uno sguardo imperioso sotto le sopracciglia corrugate. Era molto più alto di O’Malley e sembrava non riuscire a credere che l’altro capitano o qualche esterno stesse sconfinando nel suo territorio. Avery salutò tutti con un cenno. “Che succede, capitano?” “È una festa?” sorrise Ramirez. “Togliti quel sorriso dalla faccia,” sibilò l’imponente capitano. “Questa è la scena di un crimine, giovanotto, e mi aspetto che la tratti come tale.” “Avery, Ramirez, questo è il Capitano Holt dell’A7. È stato tanto gentile da…” “Gentile, un cazzo!” sbottò lui. “Non so che cosa abbia in mente il sindaco, ma se crede di potere pestare i piedi alla mia divisione, non ha capito un accidente. Ti rispetto, O’Malley. Ci conosciamo da molto tempo, ma questo è inaudito e tu lo sai. Come ti sentiresti se entrassi nell’A1 e cominciassi a dare ordini?” “Nessuno vuole prendere il controllo su niente,” disse O’Malley. “Credi che mi piaccia? Abbiamo già abbastanza lavoro dalle nostre parti. Il sindaco ci ha chiamato entrambi, non è così? Avevo in mente una giornata del tutto diversa, Will, quindi non comportarti come se questa fosse una mia dimostrazione di forza.” Avery e Ramirez si scambiarono uno sguardo. “Quale è la situazione?” chiese Avery. “È arrivata una chiamata questa mattina,” disse Holt e accennò allo yacht. “Una donna trovata morta su quella barca. È stata identificata come una libraria della zona. Da quindici anni ha una libreria esoterica su Summer Street. Niente sulla sua fedina penale né alcuna attività sospetta.” “Tranne per il modo in cui è stata assassinata.” O’Malley subentrò. “Il Capitano Holt, qui, stava facendo colazione con il sindaco quando è arrivata la chiamata. Il sindaco ha deciso che voleva venire a vedere con i suoi occhi.” “La prima cosa che ha detto è stata: ‘Perché non affidiamo il caso a Avery Black?’” concluse Holt lanciando un’occhiataccia ad Avery. O’Malley cercò di alleggerire la situazione. “Non è quello che mi hai detto, Will. Hai detto che i tuoi uomini sono arrivati, non hanno capito cosa stavano guardando e quindi il sindaco ha suggerito che chiedessi a qualcuno con dell’esperienza in queste faccende.” “È lo stesso,” ringhiò Holt sollevando pomposo il mento. “Vai a dare un’occhiata,” disse O’Malley indicandole lo yacht. “Vedi cosa riesci a trovare. Se torna a mani vuote,” aggiunse verso Holt, “ce ne andremo per la nostra strada. Ti sembra giusto?” Holt si allontanò a grandi passi verso gli altri due detective. “Quei due sono della sua squadra Omicidi,” li indicò O’Malley. “Non guardarli. Non parlare con loro. Non irritare nessuno. Questa è una situazione molto delicata. Tieni la bocca chiusa e dimmi che cosa vedi.” Mentre si avvicinavano al grosso yacht, Ramirez praticamente aveva l’acquolina in bocca. “Questo è un gioiellino,” disse. “Sembra un Sea Ray 85 Sedan Bridge. Due piani. Sopra c’è l’ombra e dentro l’aria condizionata.” Avery rimase colpita. “Come fai a sapere tutte queste cose?” chiese. “Mi piace pescare.” Ramirez scrollò le spalle. “Non l’ho mai fatto su niente del genere, ma un uomo può sognare, giusto? Una di queste volte dovrei portarti a fare un giro sulla mia barca.” Ad Avery non era mai piaciuto molto il mare. La spiaggia, a volte; i laghi, assolutamente; ma le barche a vela e a vapore in mezzo all’oceano? Attacchi di panico. Lei era nata e cresciuta in pianura e il pensiero di ritrovarsi in mezzo alle onde, senza sapere che cosa ci fosse in agguato al di sotto, non le faceva venire in mente niente di buono. Mentre Avery e Ramirez gli passavano accanto e si preparavano per salire sulla barca, Holt e i suoi due li ignorarono. Un fotografo a tribordo scattò un’ultima foto e fece segno a Holt. Si fece strada lungo la murata a tribordo e agitò le sopracciglia verso Avery. “Non guarderai mai più uno yacht allo stesso modo,” scherzò. Una scaletta argentata conduceva sul lato della barca. Avery si arrampicò, appoggiò i palmi sulle finestre oscurate e scivolò verso la prua. Una donna di mezza età dall’aspetto pio e con scompigliati capelli rossi era stata lasciata sulla prua della nave, appena sopra le luci laterali. Era stesa di lato e tutta incurvata, rivolta verso est, con le mani strette alle ginocchia e la testa china. Se fosse stata seduta diritta sarebbe sembrata addormentata. Era completamente nuda e l’unica ferita visibile era una linea scura attorno al collo. Gliel’ha spezzato, pensò Avery. Ciò che distingueva la vittima, oltre alla nudità e a quella pubblica esposizione della sua morte, era l’ombra che gettava. Il sole era alto. Il suo corpo era leggermente alzato e l’ombra lunga e distorta creava una sua immagine speculare. “Porca puttana,” sussurrò Ramirez. Come Avery faceva quando puliva le superfici di casa sua, si abbassò e lanciò uno sguardo alla prua della barca. O l’ombra era una coincidenza, oppure era un segno importante dell’assassino, e se ne aveva lasciato uno, poteva averne lasciato anche un altro. Andò da un lato all’altro della nave. All’accecante luce del sole, sulla superficie bianca della barca proprio sopra la testa della donna, tra il suo corpo e l’ombra, Avery notò una stella. Qualcuno aveva usato le dita per disegnare una stella, con la saliva o l’acqua salata. Ramirez gridò verso O’Malley. “Che cosa ha detto la scientifica?” “Hanno trovato della peluria sul corpo. Potrebbero venire da un tappeto. L’altra squadra è ancora all’appartamento.” “Quale appartamento?” “L’appartamento della donna,” gridò O’Malley. “Crediamo che sia stata rapita da lì. Non ci sono impronte da nessuna parte. Il nostro uomo potrebbe aver indossato dei guanti. Come l’abbia portata fin qui, su una banchina ben visibile, senza essere visto da nessuno, è un mistero. Qui ha oscurato alcune delle telecamere della marina. deve averlo fatto subito prima dell’omicidio. Probabilmente la donna è stata uccisa la notte scorsa. Il corpo sembra indisturbato, ma il coroner deve ancora esaminarlo.” Holt sbuffò rivolto verso nessuno in particolare. “Questa è una perdita di tempo,” sbottò a O’Malley. “Che cosa può dirci quella donna che i miei uomini non hanno già scoperto? Non mi importa del suo ultimo caso, né del suo personaggio pubblico. Per quel che mi riguarda è solo un avvocato fallito che ha avuto fortuna con il suo primo grosso caso perché un serial killer, che lei ha difeso in tribunale, le ha dato una mano!” Avery si alzò, si appoggiò al parapetto e osservò Holt, O’Malley e gli altri due detective sulla banchina. Il vento le mosse la giacca e i pantaloni. “Ha visto la stella?” chiese. “Che stella?” gridò Holt. “Il suo corpo è piegato di lato e verso l’alto. Alla luce del sole, crea un’ombra identica alla sua forma. Ben distinta. Sembrano quasi due persone, schiena contro schiena. Tra il suo corpo e l’ombra qualcuno ha disegnato una stella. Potrebbe essere una coincidenza, ma la posizione è perfetta. Forse siamo fortunati, se l’assassino l’ha disegnata con la saliva.” Holt si consultò con uno dei suoi uomini. “Hai visto una stella?” “No, signore,” rispose un detective biondo e snello con gli occhi marroni. “La Scientifica?” Il detective scosse la testa. “Ridicolo,” borbottò Holt. “Il disegno di una stella? Potrebbe averlo fatto un bambino. Un’ombra? La luce crea le ombre. Non c’è niente di speciale in questo, detective Black.” “A chi appartiene lo yacht?” chiese Avery. “Un vicolo cieco.” O’Malley scrollò le spalle. “Un grosso imprenditore edile. È in Brasile per affari. È via da un mese.” “Se la barca è stata pulita un mese fa,” disse Avery, “allora la stella è stata lasciata lì dall’assassino, e dato che si trova perfettamente tra il corpo e l’ombra, deve significare qualcosa. Non sono certa di cosa, ma qualcosa.” O’Malley lanciò un’occhiata a Holt. Holt sospirò. “Simms,” disse all’agente biondo, “fai tornare la Scientifica. Occupati di quella stella, e anche dell’ombra. Ti chiamo quando abbiamo finito.” Miseramente, Holt guardò Avery e infine scosse la testa. “Fatele vedere l’appartamento.”
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