Capitolo 8 Nelle miniere del satellite-penitenziario Titano c'era fermento: una guardia, McDonald Gutierrez, aveva ucciso a randellate l'anziano Domenico Fortebraccio Antinori, già capo dell'ultimo Governo democratico, ch’era stato là imprigionato subito dopo il colpo di Stato, insieme a tutti i principali membri del suo partito, gli Idealisti, nonché a quegli ecclesiastici che dai loro pulpiti avevano osato condannare il golpe. Anche molti detenuti di Titano, per non subire peggiori vessazioni, avevano aderito all'invito del cambio di nome; ma non l'Antinori con altri coraggiosi. Un giorno, all'intimazione d’una guardia di abbassare la testa e mutare il nome, l’Antinori, che stava in quel momento procedendo lungo una galleria della miniera principale, la numero 1, spingendo un carrello