Tra applausi, l'immagine del cattedratico s’era dissolta. Questa volta però non tutti gli studenti avevano battuto le mani: non quattro atei, non due discendenti di annoiatissimi eterni e non una giovane nota a tutti per il suo animo grande che, anzi, era stata sentita dire alla vicina: "Eppure io credo lo stesso che alla fine dei tempi anche quei disgraziati… Potrebbe trattarsi solo d’una sorta di purgatorio in terra, no? È scritto: Non giudicare, se non vuoi essere giudicato; e se è vero che in certa scienza può esserci tanta superbia, quanta pure può trovarsene in certa teologia!" Capitolo 2 Ad accendere l’avversione generale verso gli eterni era stata dapprima l’invidia, nel desiderio dei comuni mortali d’essere come loro, una gelosia travestita nondimeno da desiderio di giustizia,