L’oscurità incombente Da un sonno senza sogni mi risvegliai in un incubo. La notte era rischiarata solo da un cespuglio in fiamme. Il cuore mi batteva forte nelle orecchie. Avevo il fiatone. Abbassai lo sguardo sulle mani coperte di sangue, la maglietta era tanto zuppa da essersi incollata al corpo. Il sangue era freddo. Tremai cercando di capire quello che vedevo. Ovunque guardassi c’erano cadaveri, corpi di uomini e donne macellati, alcuni morti così in fretta che avevano gli occhi ancora aperti. Erano tutti morti. Non riuscii neanche a gridare, era semplicemente troppo. L’odore metallico del sangue mi entrò nel naso, mi ricordai che il sangue aveva questo odore a causa del ferro e che era il ferro a dargli il colore rosso. Non riuscii a pensare ad altro. Solo questo inutile e norm