– Brav’uomo, – disse. – Gli è uno di quelli che gli piacciono i consulti gratis, – pensò Sam, – se no non si sarebbe innamorato di me alla bella prima. – Ma disse solo: – Che c’è? – Brav’uomo, – disse il signore magro con una tosserella conciliativa, – avete molti passeggieri? Molto da fare, non è così? Sam sbirciò con la coda dell’occhio l’interrogatore. Era un ometto secco ed allampanato, dal viso bruno e spremuto e con due occhietti neri che luccicavano e ammiccavano dalle due parti del naso sottile e scrutatore, come se con questo membro della faccia giocassero continuamente a rimpiatterelli. Era tutto vestito di nero, con stivali lucidi come gli occhi, cravattina bianca, camicia pulita e gala allo sparato. Una catena d’oro con sigilli gli pendeva dal taschino. Portava in mano i suo