Capitolo XIV Proprio non me l'ero aspettata. Avevo lasciato in custodia il mio cavallo, come al solito, nella stalla pubblica del mercato del pesce e tutto allegro stavo per giungere alla scaletta che scendeva all'ingresso dell'appartamento di Mora, un basso ma sano e confortevole, quando improvvisamente sbucò dall'interrato la testa d'un uomo che se ne stava sortendo sorridente e, via via, apparve tutto il suo corpo, quello d'un giovane forte, sui trent'anni, seguito nell'ascesa prima dalla voce e poi dalla figura della mia amorosa. Inutile dire che il mio sorriso, dopo essersi mutato, per un istante, in una gran bocca spalancata, si piegò in una profondissima piega di spregio e delusione e gli occhi mi s'incattivirono. Il corpo, senza mio volere, si bloccò. Poi fu un attimo: mentre Mor