«Già», risposi ridendo. «Era uno strano elenco. Filosofia, astronomia e politica erano a zero, ricordo. Botanica, variabile; geologia, profonda per quanto riguarda le macchie di fango di ogni zona in un raggio di cento chilometri dalla città; chimica, cervellotica; anatomia, senza metodo; letteratura nera e criminologia, unica; e poi, violinista, pugile, spadaccino, avvocato, e auto-avvelenatore con cocaina e tabacco. Mi pare fossero questi i punti principali della mia analisi.» Holmes ridacchiò all'ultima voce dell'elenco. «Bene», concluse, «dico adesso, come dissi allora, che un uomo dovrebbe tenere nella piccola soffitta del suo cervello tutti i mobili che probabilmente dovrà usare, e accantonare tutti gli altri insieme alla legna del caminetto della sua biblioteca dove può trovarli se