Capitolo 2
1001 Parole
~ATTICUS~
Dovrei essere con Anya in questo momento. E invece, sono bloccato con Damon e Dante. Inizio a pensare che l'abbiano fatto apposta. Portarmi con loro, facendomi saltare il mio appuntamento con lei. So che quegli idioti la volevano solo per sé, proprio come io voglio averla soltanto per me. Non ho mai provato qualcosa del genere per un'altra donna. Sfortunatamente, non sono l'unico a provare questo sentimento; anche i miei fratelli provano lo stesso. Sono pazzi di lei quanto lo sono io. È prevedibile, dato che è la nostra anima gemella. Non c'è modo di spezzare quel legame a meno che due di noi non decidano di fare quel sacrificio. Finora, nessuno di noi è mai stato disposto a lasciarla andare.
"Dove stiamo andando esattamente?" Chiedo a Damon. "Questa strada mi sembra familiare."
"A incontrare un vecchio amico," risponde lui. "C'è qualcosa di importante che vuole chiederci."
"Un vecchio amico?" Domando io. "Chi può essere?"
"Arthur Blackner," mi informa lui.
"Siamo finiti in qualche casino?" Chiedo. "Perché stiamo andando a vedere un Blackner? Cosa potrebbe esserci di così urgente? Non potevano andarci i nostri genitori al posto nostro?"
"Questo incontro non riguarda i nostri genitori, Atticus," spiega Dante. "Riguarda noi tre e la nostra relazione con una certa persona."
"Anya?" domando.
"Tombola," dice lui.
Cosa potrebbe esserci di così importante da costringere tutti e tre a fare tutta questa strada solo per incontrarlo?
"Non dovrei essere qui," sottolineo io. "State sabotando il mio appuntamento con Anya, e lo sapete bene."
"Davvero?" Chiede Dante. "Perché faremmo una cosa del genere di proposito?"
Non ho il tempo di rispondere a quella domanda perché la jeep si ferma sul ciglio della strada.
Riconosco subito Arthur. Sembra agitato.
Non è da solo. Con lui ci sono altre due donne.
"Possibile che sia legato a entrambe come noi tre con Anya?" Chiedo, osservandole.
Questo spiegherebbe perché mi hanno portato fin qui con loro. Forse hanno trovato un modo per far funzionare quella relazione. E possono insegnarci come fare. Scendo dal veicolo e Arthur ci presenta le donne che lo hanno accompagnato.
"Piacere di conoscervi, signore," dice Damon mentre stringe loro la mano.
"È un piacere," faccio un leggero cenno con la testa.
"Per quale motivo ci hai chiamati qui?" Chiede Dante. "Mi sono fatto un'idea, ma voglio una spiegazione adeguata."
"All'inizio credevamo che tuo padre volesse fare un altro accordo commerciale. Ci sono alcune cose a casa che volevamo fargli installare," osserva Damon. "Ma non è per quello che siamo qui, vero? Che io sappia, tu e tuo padre non siete più soci."
Arthur sospira, "ho sentito delle voci e non ero sicuro se fossero vere o meno. Ma se lo sono, spero che voi possiate aiutarmi a fare un po' di chiarezza su una situazione analoga."
Una situazione analoga?
Guardo i miei fratelli. Quindi la nostra ipotesi era corretta?
"Di quali voci parli?" Chiedo.
"Ho sentito dire che voi tre siete legati alla stessa donna," spiega Arthur.
Mi passo un dito sul labbro inferiore e sollevo un sopracciglio, "è vero. Ma in che modo dovrebbe aiutarti questa informazione?"
Parlare di Anya ha sollevato una certa tensione tra di noi. Non ci siamo ancora abituati a doverla condividere tutti e tre. Parlarne non aiuta.
"Queste due donne sono le tue compagne?" Chiede Damon, cercando una risposta.
Entrambe sembrano disgustate dalla sua domanda, "ovvio che no," sbotta una di loro. "Solo Gabriella lo è. Nessun'altra."
"E così sarà per il resto delle nostre vite," aggiunge Gabriella; è impossibile fraintendere il tono minaccioso nella sua voce.
"Riguarda lei," Arthur fa un cenno indicando l'altra ragazza. "Sono sicuro che hai sentito parlare di Kane, il figlio dell'Alpha Eric. Credo che lei possa essere la sua compagna, ma il problema è che lui è già legato a un'altra donna. Volevo sapere se può accadere una cosa simile."
"Anche se condividiamo tutti la stessa compagna, nessuno di noi l'ha marchiata. Non siamo sicuri di cosa succederà se uno di noi tre lo farà. È per questo che non ci abbiamo ancora provato. Non sono sicuro se quando la persona a cui si è legati viene marchiata, è possibile trovarne un'altra. L'unica cosa che posso confermare è che se ne può avere più di una. È possibile. Non è affatto facile; condividere non lo è mai. Ma è possibile." Cerco di spiegare.
"Atticus," Dante borbotta il mio nome in modo allarmato. "Dovresti guardare questo."
Mi passa il telefono e mi congelo all'istante. È un articolo; il titolo è scritto a lettere maiuscole, 'Matrimonio tra Atticus Fawn e Autumn Rivera.'
"Di che cazzo sta parlando questo articolo?" Impreco guardando Dante. "Mamma e papà non mi hanno detto niente riguardo a un matrimonio con questa donna. E poi Autumn Rivera? Hanno perso la testa?"
Autumn è la migliore amica della mia compagna. Passano sempre il tempo insieme, e c'è qualcosa in quella ragazza che mi fa sentire - qualcosa. Non riesco a spiegarmi cosa. Qualunque cosa sia, non mi piace. Per niente.
"Mamma non ti ha detto che stasera ci sarebbe stato un importante accordo con i Rivera? Ha chiesto che tornassi a casa presto per l'annuncio. Immagino che sia per questo." Damon spiega mentre dà un'occhiata all'articolo. Sembra che lo stia leggendo per intero, cercando una spiegazione a tutto questo.
"Non può essere vero cazzo," esclamo. Le mani mi tremano di rabbia. "Non sposerò nessun'altra donna che non sia la mia compagna. Mamma dovrebbe saperlo! Come ha potuto farmi questo senza informarmi prima?"
"Cerchiamo di rimanere calmi," dice Damon. "Magari l'articolo è una bufala. Postano sempre informazioni false sulle nostre vite. Facciamo tutti un bel respiro e torniamo a casa per sentire cosa hanno da dire i nostri genitori su tutto questo."
Senza perdere tempo, salto subito sulla jeep, e sto aspettando i miei fratelli mentre si congedano da Arthur.
Questa volta sarò io al volante. Guido accelerando il più possibile. Devo scoprire se c'è qualcosa di vero in quell'articolo.
E se ci sarà, troverò un modo per fermare tutta questa storia.
- Scrittore
