Capitolo 1 [Tsunami]
Dio mio, che palle!
È l'ultimo giorno delle vacanze estive e non sono riuscita a riposare perché il mio vicino di casa ha deciso proprio oggi di fare un po' di bricolage.
Prima o poi farò fare una brutta fine al trapano che usa ogni santa volta.
Decido di alzarmi, anche perché non ho molta scelta.
Di fretta e furia prendo degli abiti puliti dall'armadio e mi dirigo in bagno per fare una bella doccia rinfrescante e con la scusa, usare la nuova maschera di argilla che ho comprato ieri.
Mentre sto per risciacquarmi i capelli dallo shampoo, mi inizia a squillare il cellulare.
Ovviamente, con la mia solita fortuna, anche durante il mio momento di relax c'è qualcuno che ha voglia di disturbare.
Tento di afferrare il telefono, ma come una saponetta mi scivola a terra.
Esco quindi, innervosita dalla doccia e rispondo alla chiamata:
"Pronto?!"
Sento una voce molto familiare dall'altra parte della chiamata.
/ : "Buongiorno amore"
Sydney: "Buongiorno, oggi non è proprio giornata"
Kevin inizia a ridere.
Kevin: "Che hai combinato?"
Sbuffo, un brivido mi pervade la schiena.
Non vedo l'ora di rientrare in doccia e riscaldarmi.
Sydney: "Il vicino, come sempre, ha deciso di fare i suoi soliti lavoretti..."
Kevin: "E ti ha svegliata"
Sydney: "Sì, e poi tu mi hai chiamata"
Kevin: "Sì, lo so, è partita da me la telefonata"
Afferma, prendendomi in giro.
Sydney: "Ah ah ah, stavo sotto la doccia!"
Inizia ad imitare la mia voce da arrabbiata, mi tocca ammettere che è parecchio bravo nelle imitazioni.
Quasi che mi prenderei in giro da sola, che vita.
Mi sento piuttosto fortunata ad avere lui nella mia vita, rende tutto più semplice e ha la capacità di riuscire a sdrammatizzare ogni cosa.
È un po' come una luce in mezzo al buio più tetro.
I miei pensieri vengono interrotti da una domanda.
Kevin: "Stasera cinema?"
Rispondo senza pensarci troppo.
"Certo, a stasera!"
Kevin: "A stasera amore"
Chiudo la chiamata, rigettandomi tra le "braccia" della doccia.
Mentre mi risciacquo dal sapone rimasto tra i capelli, realizzo di essere davvero contenta di passare una serata tranquilla.
Domani riinizia la scuola e non voglio andare a dormire troppo tardi.
Già mi immagino domattina... Occhi a pesce palla, carnagione alla zombie che "The Walking Dead" scansati e capelli a nido di piccione.
Che figura onirica, quasi al colmo della magnificenza.
Mi arriva un messaggio, è Kevin.
Leggo velocemente.
"Ti passo a prendere verso le 19, d'accordo?"
Sorrido.
Sydney: "Va bene amore"
Blocco lo schermo.
Il pensiero mi va di nuovo verso la nostra relazione.
Sì, sono davvero fortunata a stare con Kevin perché è un ragazzo straordinario e davvero molto particolare.
Ricordo il nostro primo incontro.
Ci siamo incontrati per la prima volta alle elementari, veniva spesso preso di mira dai bambini più grandi per i suoi capelli rossicci e le tante lentiggini.
Mi ricordo nitidamente ancora quando, pur di proteggerlo, ho teso una trappola a quei maledetti bulli.
Con l'aiuto di altri bambini ho posizionato delle biglie a terra e loro aprendo la porta della classe, sono scivolati e caduti sul pavimento come dei salami.
È stato davvero divertente.
A pensarci ora, a distanza di anni, devo dire di essere stata parecchio crudele.
Figlia illegittima di Crudelia De Mon, potrebbe essere interessante un remake.
Tornando alla mia relazione, io a differenza di Kevin sono sempre stata una piccola peste, che combinava tanti guai, forse anche troppi.
Anche adesso siamo un po' agli opposti.
Di fisico sono mora, occhi castani e con un solo particolare sul viso, un piccolo neo sulla guancia destra.
Lui, invece, ha i capelli ramati, gli occhi verdi con qualche sfumatura gialla.
È piuttosto chiaro di pelle e, come dicevo inizialmente è un tipo davvero particolare... Grazie alle sue varie lentiggini.
Caratterialmente lui è sempre stato tranquillo, spesso può risultare impacciato e non molto sicuro di sé, ma quando lo si conosce davvero bene, è tutt'altro che timido.
Mi piace definirlo un ossimoro naturale, poiché all'apparenza è molto bello, alto, atletico, eppure ha un carattere così delicato da non riuscire, alle volte, ad associarlo al suo aspetto.
Fa parte di una famiglia numerosa, è il terzo di cinque fratelli.
I suoi genitori sono favolosi, un po' anticonformisti e ai loro tempi dei veri e propri hippies.
Mi vogliono bene come se fossi una figlia, la figlia che non sono mai riusciti ad avere e mi ringraziano ogni volta di essere stata affianco al loro bambino nei momenti più difficili, di sconforto.
Personalmente sono uno "tsunami", come amano definirmi le persone a me più care.
Spesso mi faccio sentire, perché non riesco a stare in silenzio per più di un minuto, specie per questioni che personalmente definisco delicate.
Sarò sempre dalla parte del più "debole" e per questo mi stanno particolarmente sul cazzo quelle persone che cercano di buttare giù gli altri, pur di farsi notare dalla massa.
Che tristezza.
Tornando a noi, mi piace ridere, cantare, ballare e ascoltare la musica.
Come potrei mai essere una ragazza tranquilla?
Adoro i miei due migliori amici, con la quale condivido la maggior parte del mio tempo libero e non solo.
Posso dire però, che spesso uso questo mio lato particolarmente solare per nascondere ferite profonde, ancora non del tutto chiuse, del mio passato.
I miei genitori sono deceduti in un incidente stradale mentre stavano tornando da un'importante conferenza di medicina a Seattle, un uomo ubriaco alla guida di un suv è andato contromano e l'impatto frontale tra i due veicoli è stato fatale.
Alle volte penso che il destino sia davvero troppo crudele, specie con chi non se lo merita affatto.
Ora abito con i miei zii, con cui ho un ottimo rapporto.
Mia zia Christie è un'eccellente cuoca e fa la casalinga, invece mio zio Peter è un uomo dalla battuta sempre pronta e ha una propria officina dove fa il meccanico.
Sono la coppia più innamorata che io abbia mai conosciuto, a volte noto che si guardano come se si fossero appena incontrati con ancora quell'imbarazzo che crea la sensazione delle farfalle allo stomaco.