XVI.

547 Parole

XVI.Il dì primo di agosto, al conspetto degli ambasciatori magnifici e di tutto il popolo romano, Cola di Rienzo prese l’ordine di cavalleria con la più buffonesca cerimonia che abbia mai accompagnato in terra esaltazione di falso eroe. Preceduto e seguito dalla solita mascherata allegorica, cavalcò al Laterano. Affacciàtosi alla bella loggia costrutta da Bonifacio VIII e dipinta da Giotto, in gonnella bianca, parlò: «Sappiate che questa notte mi deggio fare cavaliere. Tornate domani, e udrete cose che piaceranno a Dio in cielo e agli uomini in terra.» Come la moltitudine si fu dispersa, discese nella basilica ch’era l’Aula di Dio; assistette all’ufficio divino; poi, secondo l’usanza dei cavalieri antiqui, si apprestò al bagno che doveva renderlo puro qual pargolo. Il notaro ignudo che «s

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